La Chiesa Valdese è la più antica comunità cristiana non cattolica-romana, esistente in Europa molto tempo prima della Riforma del XVI secolo.
I Valdesi prendono il loro nome da un mercante di Lione, in Francia, detto Valdo, che intorno al 1170 distribuì i suoi beni ed iniziò a predicare il Vangelo assieme ad un ideale di
rinnovamento della Chiesa.
Subì un processo, venne scomunicato, ma egli ed i suoi seguaci, i Poveri di Lione, continuarono a predicare e formarono piccole comunità costrette a riunirsi in segreto per la repressione di
cui erano oggetto.
Presenti in Italia dal tredicesimo secolo, soprattutto in alcune vallate del Piemonte, i Valdesi aderirono alla Riforma Protestante nel 1532. Subirono sanguinose persecuzioni e sopravvissero ad un tentativo di sterminio nel 1686.
I loro diritti civili e politici furono concessi solo a partire dal 1848, con la promulgazione delle Lettere Patenti.
I diritti religiosi, invece, vengono poi garantiti, in base all'art. 8 della Costituzione della Repubblica Italiana, nel 1984, con l'Intesa tra il Governo italiano e la Tavola Valdese, in
rappresentanza delle chiese da essa rappresentate, e dalla successiva promulgazione della Legge 449 dell'11 agosto 1984.
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